Dalla Regione Emilia-Romagna, provano a spegnere le polemiche sull’antisismicità degli ospedali di Mirandola e Carpi

“I lavori negli ospedali di Mirandola e Carpi porteranno a un livello di sicurezza sismica delle strutture pari ad almeno il 60%. Parlare di rinuncia agli ospedali antisismici da parte della Regione è solo speculazione politica”. Così gli assessori alle Salute e alla Ricostruzione, Sergio Venturi e Palma Costi, rispondono alla consigliera regionale Giulia Gibertoni (M5s).

“Sull’ospedale di Mirandola- spiegano- dopo il sisma le diverse linee di finanziamento hanno consentito interventi che assommano a 25 milioni di euro. Ulteriori 2,7 milioni sono stati stanziati con un ordinanza del Commissario n.48/2015. Relativamente agli  investimenti, l’Azienda Usl ha fatto ricorso a risorse proprie per 7.788.000 euro (2 milioni di fondi statali e 5.788.000 derivanti da assicurazioni e donazioni) e pertanto non ha utilizzato quelle messe a disposizione dalla struttura commissariale, pari a 5.850.000 euro. La progettazione dei lavori prevede il raggiungimento di un livello di sicurezza pari ad almeno il 60%”.

Riguardo l’ospedale di Carpi, proseguono Venturi e Costi, “dopo il sisma le diverse linee di finanziamento hanno portato alla realizzazione di interventi di messa in sicurezza, ripristino della struttura e miglioramento per 9.000.000 di euro. Anche in questo caso l’Azienda sanitaria non ha utilizzato i fondi disponibili della struttura commissariale perché i lavori  riguardanti la riattivazione e il ripristino funzionale erano stati portati a termine entro il dicembre 2013 con risorse europee precedentemente stanziate. L’Azienda sanitaria sta lavorando ad una pianificazione complessiva del miglioramento sismico dell’ospedale che tenga conto dei nuovi edifici realizzati, della collocazione delle attività sanitarie, con un approccio di respiro molto più ampio rispetto quanto previsto dalla precedente pianificazione e -chiudono i due assessori- intendiamo portare il livello di sicurezza dell’intero complesso a oltre il 60%”.