L’organo, composto da 15 membri, si occuperà di gestire la fase sperimentale di tre anni

Istituzioni, professori dell’Università, dirigenti sanitari: è composta in tutto da 15 membri la cabina di regia insediata oggi per occuparsi del percorso di fusione tra Policlinico di Modena e Ospedale di Baggiovara. Ne fanno parte rappresentanti della Conferenza territoriale socio-sanitaria, della Regione Emilia-Romagna, docenti dell’Ateneo di Modena e Reggio e ovviamente i due direttore sanitari di Policlinico e Ausl provinciale, rispettivamente Ivan Trenti e Massimo Annichiarico. L’organo sarà chiamato a gestire la fase di sperimentazione di gestione unica tra i due nosocomi: sperimentazione che durerà tre anni al termine dei quali si dovrà valutare se la nuova organizzazione funziona oppure no. L’obiettivo dichiarato del progetto di fusione è razionalizzare la Sanità modenese. Il disegno prevede che il Policlinico sia punto di riferimento per salute della donna e del bambino, oncologia, malattie rare e centro trapianti, mentre Baggiovara sia più focalizzata su emergenze-urgenze, neuroscienze, emodinamica e chirurgie. All’interno della cabina di regia andrà ora nominato un coordinamento ulteriore incaricato di passare alla fase esecutiva.