Prosegue il trend positivo nel primo trimestre. In costante calo il comparto del tessile

Piastrelle, macchine per l’industria ceramica e biomedicale: sono i distretti con l’indice più alto di esportazioni in Emilia Romagna nel primo trimestre del 2016 che ha chiuso con un più 0.4%. Una debole crescita rispetto all’ultimo trimestre del 2015, ma l’andamento è comunque superiore sia a quello del totale dei distretti tradizionali italiani, sia al sistema manifatturiero regionale. Sono questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti industriali regionali curato da Intesa Sanpaolo.  Dall’analisi emerge un quadro a luci e ombre, infatti, chiudono il trimestre positivamente 7 distretti su 18. Entrando nel dettaglio: prosegue il trend positivo sia del settore ceramico con un più +11,2%, che ha beneficiato del vivace andamento sul mercato statunitense, che quello delle macchine per l’industria ceramica con un +14,2. Segno più anche per il biomedicale di Mirandola che supera quota 5%. Le ombre invece, riguardano l’export delle macchine agricole, i salumi che hanno superato il – 6.  Anche il distretto della maglieria e abbigliamento di Capri chiude il primo trimestre negativamente. Secondo l’indagine a condizionare il rallentamento dell’export regionale è stata la debolezza della domanda da parte dei mercati emergenti. In particolare, si conferma il momento difficile dell’export in Russia e subiscono un forte deterioramento i flussi verso il mercato cinese.