Dall’incontro tra l’azienda e le sigle si attendono risposte importanti sul futuro della fabbrica

Potrebbero arrivare risposte importanti dal vertice in programma oggi, nel tardo pomeriggio, tra la Maserati e i sindacati. Sul tavolo il futuro dello stabilimento di via Ciro Menotti, dove da un paio di mesi si fa ricorso alla cassa integrazione per sopperire ad una produzione sempre più bassa. I sindacati temono che l’ammortizzatore sociale sia il preludio a una progressiva chiusura della fabbrica. Da mesi le sigle chiedono di incontrare l’azienda per avere chiarimenti al riguardo. Le più agitate sono le tute blu della Fiom, con cui è previsto un vertice a sé, mentre Fim-Cisl, Uilm, Fismic e Fisac si siederanno al tavolo congiuntamente al cospetto dell’azienda. Le nubi sullo stabilimento modenese della Maserati sono effettivamente molto dense. Nella fabbrica si producono ormai modelli datati nella gamma della casa del Tridente, che ha ormai spostato il suo baricentro verso Torino. A Modena si assemblea anche un modello della Alfa Romeo, la 4c, per la quale però il fabbisogno di manodopera è assai più basso. Lo stesso Sergio Marchionne, numero uno della casa madre Fiat Chrysler, ha ribadito che a Modena non si potranno mai produrre grandi volumi. Ma finora l’azienda ha sempre mantenuto stretto riserbo di fronte ai timori dei sindacati. Oggi le parti si troveranno l’una di fronte all’altra. Insomma, il giorno della verità è finalmente arrivato. Anche se la verità, a volte, può essere cruda.