All’inaugurazione della struttura che accoglierà le famiglie e i piccoli pazienti ricoverati al Policlinico di Modena, sarà presente Lorella Cuccarini

Un anno fa si appoggiava la prima pietra: martedì 22 marzo 2016  il sogno diventerà realtà. Questa la data del gran giorno dell’inaugurazione della Casa di Fausta. Sara un giorno da ricordare perché per i bambini, per i volontari e per l’intera cittadinanza rappresenta  l’arrivo di un percorso che ha portato alla realizzazione della struttura voluta da ASEOP e costruita nei pressi del Policlinico in via Campi. La Casa di Fausta è destinata ad accogliere i bambini affetti da tumore o da altre patologie, che necessitano di cure di lungo periodo, e le loro famiglie provenienti dalle diverse aree dell’Italia e del mondo. Lo stabile è stato intitolato a Fausta Massolo. La professoressa, scomparsa nel 1999, si può considerare la fondatrice dell’Oncoematologia pediatrica a Modena e uno dei pionieri di questa disciplina a livello nazionale. Giunta a Modena nel 1963, nel 1968 registrò il primo successo terapeutico per un bambino affetto da tumore del sangue. Lottò tutta la vita per ottenere cure migliori e rendere il reparto adatto a quell’umanizzazione della cura che oggi è un concetto assodato. L’edificio che nascerà ufficialmente martedì 22 marzo, realizzato con i più moderni criteri antisismici, è costituito da 13 appartamenti, una biblioteca, uno spazio ludico interno, un giardino, una palestra per la riabilitazione, due uffici, un magazzino. Madrina della giornata d’inaugurazione sarà Lorella Cuccarini in rappresentanza della Fondazione Trenta Ore per la Vita che ha sostenuto il progetto.