Si è tenuta a in piazzale Natale Bruni a Modena la celebrazione per rendere omaggio alle vittime delle foibe e all’esodo di tanti italiani dall’Istria e dalla Dalmazia

“Mai più pulizia etnica e odio razziale”. Modena si è risvegliata con un messaggio importante e le carezze del vento. Sembrava di stare a Trieste, città simbolo dei drammi vissuti lungo il confine orientale nel secondo dopoguerra, nel “Giorno del Ricordo”, ricorrenza istituita dal Parlamento italiano nel 2004, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Momento centrale in città delle commemorazioni è stata la solenne cerimonia con la benedizione del Vescovo di Modena Monsignor Castellucci del Monumento di pietra carsica in onore dei martiri delle foibe.

Se non c’è la memoria del passato, anche così drammatica come nel caso delle foibe, si rischia di non puntare sul futuro. Monsignor Castellucci durante la benedizione e poi nella Santa Messa al Salone parrocchiale del Tempio dei Caduti, sottolinea il compito della storia: essere maestra di vita. Bisogna impegnarsi di più perché è facile dimenticare cosa produce la violenza e la sopraffazione.

Ai nostri microfoni Salvatore Camporeale, Comandante Accademia Militare e Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena