Nel 2015 ci sono stati 51 nuovi casi

Aumenta il numero dei modenesi ai quali è stato diagnosticato l’HIV. Nel 2015 sono stati 51; 9 in più rispetto al 2014. Se da un lato questo dato preoccupa il sistema sanitario dall’altro viene sottolineato l’aspetto dei controlli: infatti a Modena come in tutta la regione cresce la consapevolezza e per la prima volta è in calo il numero di persone che fa il test Hiv già in Aids conclamato o con il sistema immunitario fortemente indebolito e questo permette di attivare cure tempestive e più efficaci. Il dato, che si riferisce al 2014, emerge dall’annuale rapporto regionale realizzato per la Giornata mondiale dell’1 dicembre: le nuove diagnosi nella fase avanzata della sieropositività o già in Aids sono state il 46,9% del totale contro il 53,9% del 2013. Il calo delle diagnosi tardive testimonia una aumentata consapevolezza da parte delle persone: sulla percezione del rischio, sull’utilità di effettuare precocemente il test dell’Hiv e sulla importanza di avviare il prima possibile le terapie antiretrovirali in modo che siano più efficaci. In regione, nel 2014, le nuove diagnosi sono state pari a 7,6 casi ogni centomila abitanti. Queste le caratteristiche prevalenti della persona sieropositiva: maschio di età tra 30 e 39 anni e di nazionalità italiana. Il rapporto maschi/femmine è di 2,8 maschi sieropositivi per ogni donna. La modalità di trasmissione sessuale è salita nel 2014 al 92%:  Intanto la Regione ha destinato, per il prossimo anno un finanziamento di oltre 3 milioni di euro per la formazione degli operatori sanitari dei diversi servizi coinvolti.