Frena la crescita dell’export nei distretti industriali dell’Emilia Romagna nel terzo trimestre 2016 ma rimane migliore rispetto al dato nazionale

Rallenta la crescita dell’export nei distretti industriali dell’Emilia Romagna, ma rimane il segno positivo, +0,3%, in controtendenza con il dato nazionale, -1,2%. Focalizzando l’attenzione sul modenese, poi, emergono gli ottimi numeri del distretto ceramico di Sassuolo, maglieria e abbigliamento di Carpi ed alimentare, in particolare salumi. Lo sostiene il Monitor curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che prende in esame il terzo trimestre dell’anno 2016. La maglia rosa nel nostro territorio va al polo carpigiano, con un +11,1% frutto del traino dato dalle esportazioni in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, che vanno a bilanciare il calo dell’Olanda, primo mercato di riferimento. Bene anche i salumi, +10,6%, in un comparto alimentare che ha fatto registrare crescite importanti in quasi tutti i distretti regionali. E poi le Piastrelle di Sassuolo,+6,9% grazie soprattutto alle esportazioni negli Stati Uniti ed in Germania, ma anche in Regno Unito, Polonia e Grecia. In particolar modo si conferma il trend di forte crescita nei rapporti con gli States, oltre al ritrovato segno + con la Francia che rimane il primo partner commerciale del settore. Ma da registrare ci sono anche un paio di flessioni come quella nel comparto delle macchine agricole, -10,3%, nonostante la crescita dei rapporti con Messico ed Algeria. Infine le macchine per l’industria ceramica, -13,3% che va ad appesantire ulteriormente il dato negativo di tutti e nove i primi mesi del 2016.