Un 63enne residente a Pavullo nascondeva antiche anfore del periodo romano e anche armi artigianali, con relative munizioni, che probabilmente sarebbero state rivendute sul mercato nero. I Carabinieri, però, lo hanno scoperto e arrestato

Anfore del periodo romano, risalenti con ogni probabilità al primo secolo Avanti Cristo, e armi artigianali con relative munizioni. Questo nascondeva nella propria abitazione un 63enne italiano, di origini pugliesi, ma residente a Pavullo, che è stato arrestato dai Carabinieri della locale compagnia al termine di un’indagine partita ormai da qualche tempo. I militari sapevano che a casa dell’uomo avrebbero potuto trovare qualcosa d’interessante e così è stato: in un garage erano nascoste tre anfore di terracotta integre ed una in frammenti. Tutti i reperti erano coperti di sedimenti e ciò fa ipotizzare che siano state recuperate sott’acqua. L’autenticità di queste anfore è stata riconosciuta dal parere di un esperto in questo campo che è stato subito allertato per un’analisi più approfondita. Ma il 63enne non nascondeva solo questo: nel corso della perquisizione domiciliare sono state rinvenute anche armi artigianali, in particolare una pistola a forma di penna e una modello derringer, entrambe prive di matricola e con relativo arsenale di cartucce di diverse marche e calibri più svariati pezzi di ricambio. Tutto il materiale, probabilmente destinato al mercato nero, è stato sequestrato.