A cinque giorni dalla violenta grandinata che ha interessato la nostra città, continua la conta dei danni. Non solo disagi alle abitazioni e alle vetture, ma a restare feriti anche numerosi animali, soccorsi dal Pettirosso

La grandine di sabato ha lasciato dietro di sé non solo disagi per gli uomini, ma anche per gli animali selvatici. Ancora una volta ad occuparsi di loro sono stati i volontari del Centro Fauna Selvatica il Pettirosso, impegnati a soccorrere non solo gli animali ricoverati all’interno del centro e sorpresi dalla violenta grandinata, ma ad aiutare anche gli oltre 400 esemplari per lo più uccelli trovati dai cittadini e portati in via Nonantolana. Svariate anche le chiamate giunte ai volontari per soccorrere colonie di aironi, che a causa della furia del tempo non sono riusciti a trovare riparo all’interno dei propri rifugi. Un lavoro ingente quello dei volontari che non conosce pausa. Tanti gli esemplari di volatili giunti con il collo o gli arti spezzati: sono questa tipologia di animali quelli che hanno avuto la peggio, non trovando alcun riparo durante la tempesta. Molti uccellini sono caduti dal nido e non riescono più a spiccare il volo. Anche una ventina di acquari sono stati distrutti e la tempesta non ha risparmiato nemmeno la stessa struttura del Pettirosso. Molte sue parti risultano infatti inagibili.