Sul periodo 2021-2024, nel territorio modenese ci saranno investimenti per quasi 275 milioni di euro, distribuiti tra la distribuzione di energia elettrica, il servizio idrico, i servizi ambientali, il settore gas e il teleriscaldamento. Questo quanto prevede il piano industriale di Hera, illustrato dal presidente esecutivo Tomaso Tommasi e dall’amministratore delegato Stefano Venier ai sindaci dei Comuni territoriali e alle commissioni consiliari. Tra i progetti, la sostituzione di quasi 70 chilometri della rete di media tensione che serve l’Appennino con materiali di nuova generazione; spunteranno poi 46 nuove colonnine elettriche, per promuovere la mobilità sostenibile, nei Comuni di Modena, Vignola, Castelfranco, Montecreto e Sestola, con un investimento di Hera di oltre 450.000 euro. Al depuratore di Modena, che serve 500.000 abitanti, saranno investiti oltre 5 milioni per realizzare una nuova vasca di prima pioggia e un nuovo essiccatore per i fanghi da depurazione. Al 2024 intanto, come annunciato a metà gennaio con l’approvazione del piano industriale da parte del Cda, il gruppo Hera prevede un margine operativo lordo di 1,3 miliardi di euro, in aumento di 215 milioni rispetto ai 1.085 milioni di fine 2019. I dividendi sono previsti in crescita fino a 12,5 centesimi per azione al 2024, con un incremento del 25% rispetto all’ultimo dividendo pagato.