Quella che sta vivendo il Carpi, culminata con la decima sconfitta stagionale subita domenica sul campo della capolista Giana, è una crisi a trecentosessanta gradi. La frenata di fine 2022 aveva già fatto allontanare i biancorossi dalle prime due posizioni, ma ora dopo le prime 11 gare del nuovo anno la situazione è perfino peggiorata, col cambio in panchina che non ha portato frutti, visto che con Matteo Contini sono arrivati appena 14 punti in 11 giornate e il Carpi è scivolato per la prima volta in stagione fuori dalla zona playoff. Ma ultimamente i biancorossi hanno anche smesso di segnare: nelle ultime 6 giornate, infatti, Calanca e compagni sono rimasti per 4 volte a secco, nei due 0-0 esterni di Bagnolo e Forlì, in quello casalingo col Real Forte e domenica a Gorgonzola, dopo aver viaggiato per tutta la stagione come secondo miglior attacco del campionato, con 44 reti nelle precedenti 24 giornate. Gli unici 3 gol segnati portano le firme di Arrondini e Cicarevic con l’Aglianese e poi Casucci, l’ultimo pallone messo dentro a Pistoia prima di un black out che dura da 246 minuti. Per la prima volta in stagione il Carpi ha chiuso per due gare di fila senza gol, un digiuno che non si era mai verificato nemmeno nella scorsa stagione dell’Athletic in Serie D. Per trovarne uno simile bisogna andare indietro alla stagione precedente, quella 2020-21 con Pochesci in Lega Pro quando dopo il 3-0 nel derby sul Modena i biancorossi infilarono 3 sconfitte di fila senza reti contro Perugia, Vis Pesaro e Triestina, sbloccandosi la giornata successiva nel 2-2 con la Virtus Verona.