Con 62.943 visitatori di cui 24.000 operatori internazionali chiude, alla fiera di Bologna, la cinque giorni di Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno che si è tenuto dal 27 settembre all’1 ottobre. La partecipazione si è attestata al 56% del risultato complessivo 2019, e la manifestazione, dunque, ha risposto alle migliori attese delle imprese che hanno creduto nella possibilità di investire in fiera, per tornare ad incontrare direttamente i propri clienti, presentandosi con le più recenti innovazioni di prodotto, spiega la Fiera. Su quindici padiglioni del quartiere fieristico interamente occupati – pari a 150.000 metri quadrati di superficie complessiva – hanno esposto 623 aziende, di cui 361 del comparto piastrelle di ceramica, 87 dell’arredobagno, 175 appartenenti ai settori della posa, delle materie prime, delle nuove superfici, delle attività di servizio. Sono stati 238 gli espositori esteri – pari al 38% del totale – e 28 i paesi rappresentati. I giornalisti hanno fatto registrare 464 presenze totali, di cui 150 estere. La fiera si è svolta “nel rispetto di tutte le normative previste tali da permettere una partecipazione in sicurezza, in particolare con l’applicazione del Green pass non solo per l’ingresso alla manifestazione, ma anche per le fasi di allestimento e disallestimento, attualmente in corso?, si aggiunge. “Sono convinto che gli investimenti fatti dai 623 espositori di Cersaie 2021 abbiano avuto il miglior ritorno possibile da una fiera che ha confermato la propria importanza nazionale ed internazionale presso i distributori, gli architetti, i posatori, gli operatori del real estate”, dichiara Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica.

Il mercato della ceramica, aggiunge Savorani, “registra da diversi mesi una buona congiuntura sui diversi mercati, grazie alle caratteristiche di salubrità, igienicità e sostenibilità ambientale intrinseche ai nostri materiali e ad una crescente attenzione verso la qualità abitativa, che i nostri prodotti sono in grado di dare alla casa ed agli altri ambienti frequentati”. Una ripresa che, precisa, “non può essere compromessa dai devastanti livelli raggiunti dai costi dell’energia, che richiedono urgenti interventi a livello Ue”. Emilio Mussini, vice presidente di Confindustria Ceramica alla guida delle Attività promozionali e Fiere fa notare che “l’ampio programma di eventi di Cersaie ha avuto una significativa partecipazione ed efficacia. I quasi 600 partecipanti alla Lectio Magistralis del Pritzker Shigeru Ban, la presenza nella Contract Hall di dieci primari studi di architettura a livello italiano ed europeo, la mostra del progetto G124 voluto da Renzo Piano per la riqualificazione delle periferie con l’impegno di giovani architetti, i diciotto Cafè della Stampa nei cinque giorni, i seminari sulle lastre ceramiche alla Città della Posa, i 180 delegati del Cersaie Business – che sono venuti grazie alla preziosa collaborazione con Ice da alcuni dei nostri principali mercati quali Germania, Nord America e area del Golfo – sono alcuni degli aspetti che hanno qualificato questa edizione”. Il salone, prosegue fino all’8 ottobre grazie a Cersaie Digital, vetrina dei prodotti e luogo di matching tra espositori e visitatori. Quanto alla prossima edizione è fissata a Bologna dal 26 al 30 settembre 2022.