Nel video le interviste a:

-Andrea Gurioli, Pres. Cons. Comunale Casalecchio

-Gian Domenico Fortino, Seg. Circolo Nilde Iotti Bologna

-Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna 

Con queste parole Stefano Bonaccini ieri sera ha accolto la sconfitta e riconosciuto la vittoria a Segretario Nazionale del Partito Democratico di Elly Schlein, dalla Casa dei Popolo di Casalecchio di Reno nel bolognese, dove attendeva l’esito degli scrutini, ma quando già la forbice tra lui ed Elly Schlein segnava con evidenza il risultato finale. Intorno alle 23 e con pochi voti ancora da scrutinare, l’ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna era in vantaggio al 53,8% contro un Governatore fermo al 46,2. Il derby tutto emiliano si è concluso con un vero terremoto, un ribaltone che ha sconfessato i risultati ottenuti nelle votazioni presso i circoli ad inizio mese dove il governatore dell’Emilia Romagna aveva ottenuto una schiacciante vittoria.

In questa corsa al ruolo più importante di un partito politico, la Segreteria nazionale, in un testa a testa che solo un passo per volta ha svelato in quale direzione avrebbe trovato la vittoria, per il PD ci sono molte prime volte. È la prima donna a guidarlo ed è la più giovane leader.  Soddisfazione nel Partito Democratico per l’affluenza. Il timore di un flop in questo senso è stato palpabile sino alla fine. Invece oltre un milione di votanti si è recato ai seggi. Tra Modena e provincia erano 88 e hanno visto la partecipazione di 24.477 cittadini. Il territorio modenese è rimasto al fianco di Stefano Bonaccini. In città il governatore ha ottenuto il 64% contro il 36% della diretta rivale. Percentuali che si allargano in provincia. Campogalliano, terra natale del presidente della Regione gli ha reso omaggio con 593 preferenze sulle 71 della contendete. Dai dati sembra poter dire che tutta la bassa modenese lo ha sostenuto. A Modena i seggi più affollati si sono dimostrati essere quelli di Modena Est e della Crocetta. Dai dati ad ora sembra che a mantenere il dato più alto in Regione rimanga Stefano Bonaccini che ha comunque riconosciuto nella giornata di voto un bel momento di democrazia e di partecipazione