La sanità pubblica è sempre più a rischio. Di questo sono convinti i firmatari di un appello intitolato “Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico”. Non si tratta di firme anonime, tutt’altro: a siglare il documento sono 14 eminenti personaggi del mondo della medicina italiana, tra cui il Premio Nobel per la Fisica (2021), Giorgio Parisi. “I dati dimostrano che il sistema è in crisi” è la premessa dell’appello, che sottolinea come alcuni indicatori di salute in tutta Italia siano in arretramento a fronte di un forte sottofinanziamento per il Sistema Sanitario Nazionale, al quale nel 2025 sarà destinato il 6,2% del PIL, meno di quello che registrava 20 anni fa. Il tutto mentre nel resto d’Europa – chiosano i firmatari – si investe molto di più sulla sanità: nel 2022, in Germania era al 10.9%, la Francia al 10.3%, il Regno Unito al 9.3% e la Spagna al 7,3%. La carenza di risorse porta con sé inevitabilmente altri problemi, come l’allungamento delle liste d’attesa e strutture ospedaliere sempre più vetuste (solo il 18% degli edifici sono stati costruiti dopo il 1990). Capitolo ancora più pesante è quello sull’organico che registra una vera e propria fuga di medici e di infermieri), spingendo – di fatto – sempre più spesso i cittadini verso strutture private non convenzionate e costringendoli a spendere molto di più. Un problema che più volte ha registrato anche Modena. L’appello dei medici è chiaro: “Tra qualche anno celebreremo il 50° compleanno del nostro SSN: mantenerlo efficiente e in buona salute è un dovere morale verso le prossime generazioni”.