La campagna vaccinale, profondamente scossa dal caso del Punto unico di Baggiovara, prosegue, ma rallenta. Nella nostra provincia ieri sono state somministrate in totale 789 dosi di vaccino, tra operatori sanitari e Cra, molte meno rispetto alla media prevista di circa 1.600 al giorno. In regione ieri si è superata quota 21mila ma l’Emilia-Romagna anche ieri risultava piuttosto indietro con le vaccinazioni effettuate rispetto alle dosi in suo possesso: la giornata si è chiusa con un 47,6%, risultando decima in Italia. Tra indagini in corso e rallentamenti, arrivano però anche buone notizie sul fronte vaccinazioni. L’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, ha dato ieri l’ok al vaccino di Moderna che potrà quindi entrare nel portafoglio vaccinale del nostro Paese. Questo farmaco, secondo gli studi preliminari, avrebbe una vita più lunga rispetto a quello di Pfizer, arrivando a proteggere contro il coronavirus fino a due anni, anche se è necessario raccogliere ulteriori dati per averne certezza. Da parte di Pfizer arrivano invece altri dati che rassicurano rispetto alla lotta della cosiddetta variante inglese del virus, che alla fine dell’anno scorso aveva fatto preoccupare il mondo. Secondo l’analisi dei ricercatori del colosso americano e dell’Università del Texas, il farmaco risulta efficace contro queste mutazioni, così come sarebbe in grado di proteggere da altre 15 varianti.