Famiglie emiliano romagnole ulteriormente sotto pressione dal prossimo gennaio, a causa dei rincari. Ad aumentare ora anche le rette per Case di Riposo per anziani e centri socioriabilitativi residenziali per disabili. La Regione infatti ha approvato gli aumenti che vedranno passare i costi giornalieri da 50 a 54,10 euro al giorno con un rincaro dell’8,2%, 123 euro in più al mese per arrivare ai 1.476 euro l’anno. I costi per tali residenze erano fermi da 15 anni ed ora per le famiglie l’impatto sarà più forte. Una decisione quella presa dalla Regione che non è condivisa dai sindacati. Per la Cisl Emilia Centrale e il sindacato Pensionati Fnp Cisl tale scelta, che non distingue tra ricchi e poveri, è un colossale e inaccettabile buco nell’acqua. Per la sigla sindacale non c’è traccia di un piano concreto considerando che solo lo scorso anno nella provincia di Modena sono stati 3.831 gli anziani inseriti nelle case protette e che la popolazione emiliano romagnola invecchiando fa prevedere entro il 2035 un aumento del 28% di persone nella necessità di essere accolte da tali strutture. La criticità più evidente per la Cisl Emilia Centrale e il sindacato Pensionati Fnp Cisl è la mancanza appunto di un piano strategico per riformare il sistema dei posti nelle case protette con un costo calmierato dalla Regione. I Comuni hanno bisogno come l’ossigeno di questi posti, sottolinea la Cisl che sostiene da anni che siano pochi, ma in Regione – polemizza la sigla sindacale, hanno ritenuto di ascoltare, prima dei Sindaci, le pretese dei gestori privati delle strutture