Grande novità nel campo delle Aritmie. Per la prima volta a Modena è stato impiantato un Micro-Pacemaker, è 10 volte più piccolo di quello tradizionale ed è posizionato direttamente dentro il cuore

E’ grande come una moneta da un euro e privo di fili, e il suo compito è di fornire una nuova possibilità di cura ai pazienti che non possono utilizzare il metodo tradizionale. Novità importante al Policlinico di Modena dove a un 73enne è stato installato un Micro-Pacemaker dall’equipe della Cardiologia diretta dal Professor Giuseppe Boriani, attuale Presidente dell’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione. Perché si tratta di una novità di rilievo per il nosocomio cittadino? Perché  il Micro-Pacemaker è 10 volte più piccolo di quello tradizionale, ed è stato posizionato direttamente dentro il cuore, mentre il paziente si trovava sveglio e collaborante.

Si è trattato del primo impianto del genere nella nostra Provincia. Solitamente i pacemaker tradizionali vengono posizionati sottopelle e collegati al cuore da un catetere, mentre il nuovo piccolissimo strumento, è un sofisticato esempio di microtecnologia che permette di racchiudere tutto l’occorrente in un oggetto così piccolo da essere impiantato direttamente nel cuore. La batteria dura circa dieci anni, trascorsi i quali il Pacemaker va sostituito. Il 73enne, che non poteva essere sottoposto al tradizionale impianto perché troppo rischioso a causa dei problemi clinici particolarmente complessi, ha risposto bene all’esordio a Modena di questa procedura, ed è già rientrato a casa.