È ancora difficilmente calcolabile la conta dei danni subiti dalla nostra agricoltura a causa dell’instabilità climatica degli ultimi mesi. Per i vigneti e i pereti è compromessa anche la raccolta dei prossimi anni

La forte instabilità climatica che ha caratterizzato gli ultimi mesi, a partire dalle basse temperature di maggio fino alle grandinate di giugno sta mettendo in ginocchio numerose colture dei nostri territori. In alcuni casi con danni che avranno ripercussioni anche sui raccolti del prossimo anno. A maggio le forti piogge avevano messo in crisi i ciliegi, comportando perdite di alcune varietà a volte pari al 100%. La grandine che ha iniziato ad abbattersi a macchia di leopardo sul territorio raggiungendo il picco il 22 giugno, ha dato il colpo di grazia, facendo del 2019 un anno da incubo per l’agricoltura modenese. Ma l’incubo, incalza Coldiretti, è destinato a durare. Per alcune colture le ferite inflitte dalla grandine e dal forte vento impiegheranno molto tempo per rimarginarsi, compromettendo i raccolti anche per le stagioni a venire.

 

Nel video l’intervista a Elisabetta Balboni, Relazioni esterne Coldiretti