Nelle ultime 24 ore il contagio è salito del 25% in Emilia Romagna. IN regione si registrano oggi 870 casi positivi al Coronavirus. Passano da 2.884 a 3.136 i campioni refertati. Si conferma che per la maggior parte dei pazienti il quadro clinico non è grave. Sono 366 i pazienti a casa, dove rispettano l’isolamento previsto; 52 quelli ricoverati in terapia intensiva (20 in più rispetto a ieri), reparto per il quale gli ospedali della regione si stanno attrezzando con nuovi letti. Sono invece 16 le persone clinicamente guarite. Passano da 30 a 37 le persone decedute. 5 sono piacentini: 4 uomini, rispettivamente di 77, 82, 83, 85 anni e una signora di 94; non ce l’hanno fatta nemmeno due donne della provincia di Parma, di 84 e 68 anni. Di nuovo, la grande maggioranza delle persone decedute aveva patologie pregresse, a volte plurime; per un decesso sono invece ancora in corso gli approfondimenti. I casi provincia per provincia vedono Piacenza salire a 426 casi, Parma a 181, Reggio a 44, Modena a 73, con un incremento di 28 pazienti rispetto a ieri; Bologna cresce a 41, a Ferrara si registra il primo caso, Ravenna sale a 8, Forlì rimane stabile a 3, Rimini cresce a 93. In particolare nella nostra provincia dei 28 nuovi casi che si sono registrati nella giornata odierna, 1 si trova ricoverato in terapia intensiva, 7 sono in isolamento domiciliare e 20 ricoverati in vari reparti. I nuovi sintomatici sono compresi nella fascia d’età che va dai 33 ai 95 anni. In totale dei 78 casi positivi, 37 si trovano in isolamento, 9 in terapia intensiva di cui due provenienti da Piacenza. C’è inoltre una buona notizia perché un caso che si trovava ricoverato nel reparto di terapia intensiva è stato trasferito al reparto di malattie infettive. Nella provincia di Bologna invece, si è registrato un deciso aumento di casi all’interno di una bocciofila, ora chiusa, nell’imolese. L’invito di Sergio Venturi, promosso a “Commissario ad acta”, cioè una carica ad hoc per gestire l’emergenza, è quello di limitare la socialità per contenere il contagio. Arriva intanto una buona notizia: la donna incinta che ha partorito una bambina sana è a sua volta guarita.