La popolazione modenese cala ancora nel 2021 e si riscopre sempre più anziana. È quanto emerge dal Report pubblicato dall’Ufficio statistica del Comune. Nel secondo anno del Covid si è registrata una flessione di quasi 700 unità che si abbassa così a quota 185.415. Nel 2021 il saldo sociale è appena positivo, ma non è servito a contrastare l’elevato divario, negativo, tra nuove nascite e morti, mentre le famiglie sono 84.633 (172 in meno rispetto al 2020, quando erano 84.805). L’età media dei cittadini si alza e sfiora i 46 anni, precisamente si attesta a 45,8. Per il secondo anno consecutivo la popolazione modenese diminuisce di oltre 600 unità rispetto all’anno precedente, allontanandosi ancora dal massimo numero di iscritti registrato dall’Anagrafe del Comune solo due anni fa, nel 2019, quando il “picco” era stato di 186.741 cittadini. Il saldo naturale è stato di -694 unità (1.412 nati contro i 2.106 decessi). Il saldo migratorio non è riuscito a limitare questa flessione, con un contributo minimo al fenomeno. Nonostante l’incremento di 1.098 persone provenienti dall’estero e dal sud Italia, i movimenti migratori hanno risentito in maniera forte del saldo negativo con gli altri comuni italiani, abbattendo quasi la totalità degli arrivi di nuovi cittadini a Modena. Un quadro demografico preoccupante, che non riguarda solo la città della Ghirlandina ma più in generale tutta la provincia.