Si sono spostate nuovamente a Sassuolo, questa mattina, le ricerche di Salvatore Legari, l’imprenditore di 54 anni scomparso il 13 luglio scorso, quando è uscito da casa per andare al lavoro, senza farvi più ritorno. Doveva ricevere un pagamento per un lavoro eseguito, una somma di circa ventimila euro, poi è svanito nel nulla. Così i Carabinieri, assieme a unità cinofila e Vigili del Fuoco, hanno setacciato ancora una volta le aree di Lesignana: da ieri si cerca, prima con scavatore e poi con pale, nel terreno intorno ad una villetta dove si erano già concentrate le ricerche venti giorni fa e sono in corso lavori per il 110. E poi si guarda a Largo Borgo Venezia, dove sarebbe stato trovato il furgone, un Citroen Jumpy di colore bianco, con cui l’uomo è stato visto allontanarsi prima di far perdere nel nulla le sue tracce. Inizialmente, si era pensato ad un allontanamento volontario, poi la procura di Modena ha aperto un fascicolo per il reato di sequestro di persona, al momento contro ignoti. Ricerche, finora, purtroppo, senza esito. Rimbalzano, dunque, tra Sassuolo e Lesignana le ricerche per svelare il mistero che avvolge la scomparsa dell’imprenditore originario del Salento, da anni residente a Modena assieme alla sua compagna, l’ultima a ricevere un suo messaggio: un “Sto arrivando” preimpostato, che ha allarmato ancora di più la donna, dato che Salvatore non era solito usare questo tipo di messaggi. Nessuna pista è al momento da escludere, nemmeno quella dell’omicidio. Parenti e amici, infatti, non hanno mai sostenuto l’ipotesi di un allontanamento volontario. Legari, un uomo allegro e senza apparenti problemi economici, dicono le sorelle, non sarebbe mai sparito nel nulla. E il giallo si infittisce sempre di più.