Più tempo per pagare i propri debiti con il Fisco.
Lo prevede l’ultimo tassello della riforma voluta dal governo-Meloni, che permetterà di spalmare il debito fino a 120 mensilità, vale a dire 10 anni.
Il provvedimento a favore dei contribuenti distingue due casi: chi semplicemente dichiara di essere in difficoltà economica e ha un debito fino a 120.000 euro, dal 2025 avrà a disposizione 84 mensilità (anziché 72), che aumenteranno nel tempo fino a poter arrivare a 120 rate.
E basterà un’autocertificazione di difficoltà economica…
Chi, invece, documenta problemi finanziari e ha un debito superiore a 120.000 euro avrà la possibilità di poter pagare in dieci anni.
Un intervento del genere comporta, ovviamente, minori incassi nei tempi attesi dallo Stato, già alle prese con un’evasione fiscale enorme (circa 31 miliardi di euro recuperati nel 2023)

Un’altra novità riguarda la notifica delle cartelle esattoriali, che già da gennaio non potrà avvenire oltre il 9° mese dall’accertamento dell’evasione.

Ma un’ulteriore novità stabilisce che, dopo cinque anni di inutili tentativi di riscuotere il credito nei confronti di un cittadino (o di un’azienda), il Fisco potrà stralciare i crediti vantati dall’Erario.
Infine, un dato che la dice lunga: il Fisco italiano vanta oltre 1.206 miliardi di crediti verso i contribuenti, di cui recuperabili, con difficoltà, appena l’8.7%.