In manette un nigeriano di 36 anni, richiedente asilo: quando la Polizia ha fatto irruzione in casa sua, l’uomo stava confezionando dosi di eroina e cocaina

Era un punto di riferimento per lo spaccio di droga in città il nigeriano di 36 anni arrestato ieri dalla Polizia. La sua attività si concentrava per lo più in zona Tempio, tra la stazione ferroviaria e il parco XXII Aprile. L’uomo è in Italia da tre anni: ha fatto richiesta di asilo politico ma la sua domanda non è ancora stata esaminata e così, nel frattempo, gli è stato riconosciuto un permesso di soggiorno temporaneo. A lui gli agenti sono arrivati dopo numerosi appostamenti. In precedenza due italiani trovati in possesso di droga lo avevano indicato come il loro pusher. Nella giornata di ieri, la Squadra Mobile ha fatto irruzione nella sua casa in via Salvioli e lo ha trovato intento a confezionare alcune dosi: nell’abitazione c’erano 25 grammi di eroina e 7 di coca, oltre a due telefoni cellulari e 500 euro in contanti. Un quantità di droga tutto sommato ridotta per uno spacciatore del suo calibro. Ma l’uomo, secondo la Polizia, aveva acquisito nel tempo una certa scaltrezza, che lo ha portato a non trovarsi mai in possesso di elevate quantità di roba.

Il 36enne era solito frequentare un negozio di alimentari etnico in via Crispi: davanti all’esercizio commerciali, ieri, gli agenti della Polizia hanno trovato due giovani di 18 e 24 anni in possesso di bustine di marijuana per complessivi 20 grammi. Anche il negozio è stato setacciato con l’unità cinofila della Guardia di Finanza, ma la perquisizione ha dato esito negativo.

Intervista a Enrico Tassi, Capo Squadra Mobile