Una coppia carpigiana ha ricevuto in eredità un tesoro archeologico: una quarantina di reperti risalenti presumibilmente all’epoca imperiale romana e all’alto medioevo. I Carabinieri hanno sequestrato i preziosi in attesa dell’indagine della Soprintendenza

 

Un’eredità degna di un film di Indiana Jones. Una coppia di Carpi ha ottenuto, per discendenza, una quarantina di oggetti tra anfore, colonne, capitelli, vasche, bassorilievi, statue, un pozzo e addirittura un’acquasantiera. Tutti realisticamente risalenti ad almeno 2000 anni fa. Rendendosi conto della particolarità di questo lascito, custodito sia nel giardino che all’interno della loro abitazione, i due coniugi si sono rivolti ai Carabinieri di Carpi. I militari hanno fatto scattare un immediato sopralluogo nel corso del quale sono stati catalogati decine e decine di reperti archeologici, risalenti, almeno così sembra, all’epoca imperiale romana e all’alto medioevo. I tesori sono stati sequestrati e sono tutt’ora custoditi nella caserma dei Carabinieri in attesa dell’intervento della Soprintendenza per i Beni Culturali dell’Emilia Romagna. Solo lei potrà accertare con precisione l’autenticità dei reperti, il loro periodo di realizzazione e l’area di provenienza.