Dalla bocciatura della classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, alla rapina all’ufficio postale di Modena Est

​Quello che si avvicina alla conclusione non si può che considerare un anno difficile, segnato da una escalation di episodi, anche violenti, che colpiscono profondamente il primario bisogno di sicurezza dei cittadini modenesi. Il 2016 termina tra le parole del Prefetto Paba, giunto in città a settembre, che assicura il massimo impegno nel nuovo anno per combattere l’escalation di crimini che allarmano il territorio e quelle del Sindaco e Presidente della Provincia Muzzarelli che indica la strada nella richiesta di maggior aiuto al governo per invertire il trend negativo. Il 2016 sul tema vede arrivare anche la sonora bocciatura nella classifica sulla qualità della vita del Sole 24 ore. Modena si piazza 83 esima su 110 città nella categoria sicurezza, e addirittura 93esima alla voce microcriminalità con circa 336 scippi e borseggi ogni 100mila abitanti. Male anche sul punto dei furti negli appartamenti con 485 casi ogni 100mila abitanti e sul fronte rapine: sono più di 39 ogni 100mila abitanti. L’episodio, avvenuto il giorno della Vigilia di Natale con la rapina all’ufficio postale in via dell’Artigianato è solo l’ultima ciliegina su una torta tolta dal forno già bruciata. Durante questi mesi le proteste dei cittadini non sono mancate: dalle frazioni di Modena alla provincia con la fiaccolata di Mirandola e la presa di posizione dei nonantolani, pronti ad organizzare una sorta di passaparola per segnalare situazioni sospette. Il 2016 in fatto di cronaca è da ricordare anche come l’anno dell’arrivo a Modena a giugno del nuovo Questore Paolo Fassari, e a inizio novembre del nuovo Comandante dei Carabinieri Giovanni Balboni.