In queste ore di incontri e telefonate tra i leader delle forze politiche, nel tentativo di sondare nomi papabili per il Quirinale che abbiamo un consenso trasversale, si fa il nome anche della diplomatica Elisabetta Belloni, 63 anni, per diventare il nuovo Presidente della Repubblica. Sposata con Giorgio Giacomelli, ambasciatore di origini padovane morto nel febbraio 2017, Belloni si laurea in Scienze Politiche nel 1982 alla Luiss di Roma, inizia a lavorare alla Farnesina, presso la Direzione generale degli Affari Politici, per poi spostarsi prima a Vienna e poi a Bratislava, dove rimarrà fino al 1999. Rientrata nella Capitale ricopre diverse cariche: capo della segreteria della Direzione per i Paesi dell’Europa, capo dell’Ufficio per i Paesi dell’Europa centro-orientale e capo della segreteria del Sottosegretario di Stato agli Esteri. Nel suo curriculum c’è scritto che parla quattro lingue, inglese, francese, spagnolo, tedesco, e tra le onorificenze può vantare la Legion d’onore ricevuta dalla Francia. Durante il governo Renzi, nel 2015, l’allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, la vuole come Capo di Gabinetto alla Farnesina. Dopo la fine dell’esecutivo Renzi, dopo la batosta del referendum costituzionale del 2016, Gentiloni diventa premier e nomina Belloni Segretario generale del ministero degli Esteri, ruolo mai affidato a una donna fino a quel momento. Qui Belloni rimane anche durante il Conte I e il Conte bis – occupandosi anche di dossier delicati come la morte del giovane ricercatore Giulio Regeni in Egitto – fino al maggio del 2021, quando il presidente del Conisiglio Mario Draghi decide di nominarla a capo del Dipartimento dell’ informazione per la sicurezza della Repubblica.