Ieri nel comprensorio del Cimone, nell’Appennino modenese, si è svolta una maxi esercitazione di soccorso in valanga, che ha coinvolto decine di tecnici del Soccorso Alpino Emilia Romagna, con quattro unità cinofile. La simulazione, effettuata in seguito al disaggio di una valanga operato dal Consorzio Cimone, è stata organizzata dalla Federazione Italiana Soccorso Piste da Sci (Fisps), in collaborazione con il 118, il Soccorso Alpino e l’Eurac, l’Istituto di ricerca per la medicina in montagna di Bolzano. All’esercitazione hanno preso parte anche i carabinieri della Compagnia di Pavullo, in servizio sulle piste da sci, e il Corpo Forestale dello Stato. Le operazioni hanno previsto anche l’impiego dell’elisoccorso di Pavullo, che ha trasportato sul posto tecnici del Saer, infermieri, medici e unità cinofile.  

La finta valanga ha travolto ieri quattro persone, che gli operatori di soccorso hanno dovuto individuare, grazie all’ausilio di Arva e sonde, disseppellire, quindi valutare e stabilizzare dal punto di vista sanitario. Un travolto è stato anche trasportato a bordo dell’elicottero con l’ausilio del verricello.  

Il Soccorso Alpino Emilia Romagna conta 340 volontari dislocati su tutta la dorsale appenninica, suddivisi in 7 stazioni: la stazione del Monte Cimone è una di queste. Tutto il personale del Saer è accuratamente formato da una Scuola nazionale tecnica. Esercitazioni come quella di ieri sono fondamentali per permettere di affrontare situazioni complesse come un evento valanghivo, e permettono di incrementare la collaborazione tra i soggetti coinvolti nel soccorso.