Uno studio di ricercatori di Modena dimostra che la morfina somministrata a dosaggi adeguati su pazienti oncologici non aumenta la tossicità e non crea dipendenza. Una ricerca che mette in discussione le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Una ricerca condotta su 240 pazienti con dolore da cancro ha registrato che l’88% dei trattati con la morfina ha avuto un maggiore controllo del dolore. E’ di Modena lo studio che rivoluziona l’uso della morfina nei malati oncologici e che mette in discussione le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riguardo al dolore moderato da cancro. Secondo l’Istituto sanitari, infatti, l’uso degli oppiacei forti è da considerarsi nelle fasi di fine vita. I ricercatori di Modena dimostrano che l’utilizzo della morfina sia efficace e senza aumento della tossicità anche se usato nel corso del trattamento oncologico.  

La ricerca, effettuata da una equipe condotta dal dottor Luppi e dall’oncologa palliativista Elena Bandieri, ha suscitato l’interesse della comunità scientifica tanto che è stata pubblicata dell’importante rivista scientifica The journal clinical oncology.

Ai nostri microfoni il prof. Mario Luppi, Direttore Struttura Ematologia Unimore