Nel video intervista a Raffaele Donini, Assessore Regionale alle Politiche per la Salute

Con uno sforzo da 880 milioni di euro l’Emilia-Romagna riuscirà a chiudere in pareggio anche nel 2022 il bilancio della sanità regionale. Una manovra straordinaria, rende noto viale Aldo Moro, che va a ripianare le spese sostenute sia per il Covid sia per il rincaro dell’energia, e che compensa le mancate risorse tanto attese e tanto richieste, ma mai arrivate da parte dello Stato. Secondo le stime delle Ausl emiliano-romagnole, per chiudere in equilibrio il bilancio regionale serviranno complessivamente 880 milioni, di cui circa 500 milioni sono già stati individuati dalla Regione utilizzando accantonamenti, residui di bilancio, fondi resi disponibili tramite diversi decreti governativi, nuove risorse in entrata. Il resto sarà recuperato “entro la fine dell’anno”. A fare il punto sono gli assessori regionali alla Sanità e al Bilancio, Raffaele Donini e Paolo Calvano. Sferza la Giunta Bonaccini l’opposizione, che parla di una “gestione economica mediocre” alla base della sofferenza nei bilanci della sanità emiliano-romagnola, messa a confronto con quella del Veneto, dove il “buco” è più basso. In dubbio le modalità in cui verranno reperiti i 392 milioni di euro ancora scoperti nel bilancio sanitario. La maggioranza batte ferro sulla mancanza di aiuti e la contingente crisi energetica: senza la crisi energetica che sta colpendo anche le strutture sanitarie, sostengono i Dem, il bilancio sarebbe già in pareggio.