Per l’anno 2024, la pensione anticipata flessibile è confermata, con il diritto di poterla conseguire quando si raggiungono almeno I 62 anni di età e si possa vantare un’anzianità contributiva minima di 41 anni.
Tra le varie novità chiarite dalla circolazione 39/2024 dell’Inps, spicca la nuova modalità di calcolo della pensione, che d’ora innanzi avverrà unicamente con il sistema contributivo.
E’ evidente come, con il passaggio da un sistema di calcolo misto ad uno unicamente contributivo, Quota 103 perda nettamente di appetibilità e interesse per i futuri pensionati.
La novità, in ogni caso, non si applica per coloro che hanno già maturato i requisiti per il pensionamento con Quota 103 nel corso del 2023, per i quali si applicherà la normativa vigente lo scorso anno, cioè con una quota calcolata con il sistema retributivo e una con il sistema contributivo.
Un altro deterrente per chi volesse optare per Quota 103 è la diminuzione del limite massimo del trattamento pensionistico, che cala notevolmente, fissandosi a 2.394,44 euro lordi al mese.
Il trattamento minimo resta di 563,64 euro lordi al mese.
Tra le categorie dei lavoratori, resta escluso da questo forma di pensionamento il personale delle Forze Armate, di Polizia, dei Vigili del Fuoco e della Guardia di Finanza.