Iscrivere all’anagrafe i richiedenti asilo senza disapplicare il Decreto Sicurezza è possibile. Ne è convinto il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale che insieme a numerose altre associazioni ha fornito ai Comuni un’interpretazione giuridica dei testi di legge sull’immigrazione

Garantire l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo. È questa la priorità individuata dai giuristi del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Anpi, Anci, Arci, Cgil, e Tam Tam di Pace, che oggi durante una conferenza stampa congiunta hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo il cosiddetto “Decreto sicurezza”, convertito in legge.  Attualmente, il permesso di soggiorno per richiesta di asilo non costituisce più un titolo valido per l’iscrizione anagrafica. Un’iscrizione che, se manca, nega ai profughi la possibilità di avere accesso ai servizi sanitari, sociali, scolastici e ai percorsi di integrazione, oltre a impedire ai Comuni di sapere quante persone sono presenti sul territorio. Date queste preoccupazioni, le associazioni hanno offerto alle amministrazioni comunali un’interpretazione giuridica dei testi di legge sull’immigrazione che permetterebbe di iscrivere all’anagrafe i richiedenti asilo pur non disapplicando la legge.

Nel servizio l’intervista a Mauro Sentimenti, Coordinamento Democrazia Costituzionale e Tam Tam di Pace