La Polizia locale di Modena ha individuato e sanzionato un altro B&B abusivo, pubblicizzato sulla piattaforma Airbnb sottolineando il termine “eleganza”, ma risultando in realtà una residenza da incubo per il cliente. Proprio partendo da una segnalazione sui disagi sopportati per diversi giorni da un ospite veneto, in città nelle scorse settimane per seguire un corso di formazione, il Nucleo antievasione tributaria (Nat) della Polizia locale ha appurato che la struttura extra alberghiera, collocata in una palazzina nella zona del Museo Enzo Ferrari, era sprovvista della prescritta autorizzazione comunale (per mancanza di Scia), così da far scattare la sanzione da 500 euro e la segnalazione all’Agenzia delle entrate e agli uffici comunali che provvederanno alla verifica sulle diverse imposte non pagate, tra cui Imu, Tari e tassa di soggiorno.
La titolare della struttura, una modenese di 60 anni, nel frattempo ha rimosso gli annunci dalla piattaforma che pubblicizzavano il B&B come “eleganza in zona molto tranquilla”. Una definizione sulla quale non si è certo trovato d’accordo l’ospite che ha segnalato la struttura per i disagi e i disservizi sopportati, facendo così emergere la mancanza dell’autorizzazione.
L’impegno nel contrasto al fenomeno dell’abusivismo nel settore degli alloggi temporanei è aumentato in questi mesi in funzione dell’incremento dei flussi turistici in città e nel territorio. Solo poche settimane erano state individuate ben tre strutture non autorizzate nel centro storico.
I controlli della Polizia locale sono a garanzia dei clienti, i turisti che scelgono di visitare Modena con la consapevolezza di poter usufruire di un’offerta ricettiva regolare e di qualità, ma sono volti anche a prevenire, per ragioni di equità, possibili situazioni di concorrenza sleale nel mercato di un settore in crescita.