Era presente in aula il giovane modenese Giuseppe Checchia, 19enne al momento del fatto, quella notte nel parcheggio della discoteca Rockville di Castellarano. Il giovane si salvò per miracolo dopo essere stato colpito violentemente alla tempia con un sasso. A colpirlo, come gli stessi hanno ammesso durante l’interrogatorio di garanzia, Kevin Coppolecchia all’epoca 19enne ed Eugenio Vernucci, 22enne. Per il primo la PM ha chiesto 16 anni di reclusione, per il secondo 9 anni. Il reato a loro imputato è tentato omicidio aggravato dalla minorata difesa e dai futili motivi. Il giovane Checchia era finito al centro di una rissa e secondo il racconto di alcuni amici subito dopo il grave episodio, la discussione sarebbe cominciata all’interno del locale per poi raggiungere il suo apice nel parcheggio esterno. Dopo essere stato colpito Giuseppe è stato accompagnato all’ospedale di Sassuolo dagli amici e successivamente trasferito dai medici a Baggiovara dove è stato immediatamente sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Per quasi un mese è rimasto in coma e dopo il suo risveglio sono stati lunghi mesi di terapie e riabilitazione maturando ad oggi un’invalidità permanente al 17%. Su questo dato e sulla convalescenza di 4 mesi si è basata e limitata la richiesta dell’avvocato di parte civile Marco Pellegrini di Modena. Una provvisionale di 58 mila euro nonostante il danno biologico totale abbia prodotto una cifra quasi raddoppiata. Se per l’accusa si è trattata di un’aggressione gratuita e immotivata, per la difesa sarebbe stata una reazione al lancio di sassi e bastoni sullo sfondo di una lite nel parcheggio. Presenti in aula anche i due giovani aggressori attualmente ai domiciliari. Entrambi vogliono intraprendere un percorso di giustizia riparativa, quella formula, complementare al processo che permette di instaurare un contatto diretto tra l’offeso e l’offensore, il quale permette al primo di esprimere i propri sentimenti ed emozioni in relazione alla lesione subita, e al secondo di responsabilizzarsi.