Ventidue secoli fa in Egitto oggi a Modena: una maschera funeraria è l’opera più antica in mostra

Occhi spalancati, lunghe ciglia nere stilizzate, labbra che accennano un sorriso. E’ un oggetto dal fascino espressivo senza tempo, che risale a oltre 2.000 anni fa: la maschera funeraria egizia proposta a Modenantiquaria da Ars Antiqua di Milano è datata I secolo a.C. ed è senza dubbio l’opera più antica degli innumerevoli tesori d’altri tempi esposti a Modenantiquaria, fino a domenica 19 febbraio a ModenaFiere.

Questa maschera è un ritratto idealizzato del defunto, ed è stata posta sul volto del corpo mummificato: serviva per aiutare lo spirito della persona morta a riconoscere il suo corpo. E’ realizzata in cartonnage, una tecnica che prevede l’applicazione di fogli di lino o di papiro, incollati tra di loro e successivamente dipinti. La maschera risale a una fase di transizione tra il regno tolemaico e la dominazione romana, che vede l’Egitto annesso nel 30 a.C. e nominato provincia da Ottaviano Augusto nel 29 a.C.

Questo è solo uno dei preziosi oggetti che si possono trovare a Modenantiquaria, fino a domenica 19 febbraio a ModenaFiere.