I prosciutti di Parma e di Modena Dop potranno finalmente entrare nel mercato canadese con il loro nome. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti Emilia Romagna sugli effetti dell’approvazione da parte dell’Europarlamento del Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreementr) con il Canada sulle produzioni alimentari ad indicazione geografica Made in Italy. I prodotti italiani dovranno coesistere con i marchi canadesi già registrati che avranno l’aggiunta dell’indicazione made in Canada. In altre parole sul mercato del paese nordamericano – precisa Coldiretti regionale – ci saranno i prosciutti di Parma e Modena “Made in Canada” insieme con quelli italiani, mentre fino ad ora, ad esempio, il prosciutto di Parma italiano poteva essere esportato solo con il nome di “Prosciutto originale”.

I canadesi potranno continuare a utilizzare il termine Parmesan, e anche continuare a produrre e vendere altri formaggi come Gorgonzola, Asiago e Fontina, con l’indicazione però obbligatoria dell’origine in etichetta “made in Canada”, senza però possibili evocazioni ingannatrici (quali bandiere o immagini di posti notoriamente riconosciuti). Nel caso di eventuali nuovi prodotti canadesi di imitazione, questi dovranno essere accompagnati dalle espressioni “tipo; stile o imitazione” (esempio “stile squacquerone di Romagna).

Non c’è dubbio che per le indicazioni geografiche – sostiene Coldiretti – sia di fatto mantenuta e ratificata una situazione di ambiguità che rende difficile ai consumatori distinguere il prodotto originale ottenuto nel rispetto di un preciso disciplinare di produzione dall’imitazione di bassa qualità. Ma è anche vero che l’accordo – precisa Coldiretti – interviene su una situazione fortemente compromessa in cui almeno il 90% per cento dei formaggi di tipo italiano consumati in Canada sono in realtà di produzione locale, dal pecorino friulano al Romano cheese, dal Romanello al Crotonese, dalla Fontina alla scamorza fino al Parmesan. La situazione è anche peggiore per i salumi ed in questo senso la storia del prosciutto di Parma Dop è esemplare. La denominazione da diversi decenni è stata usurpata dalla società Maple Leaf Foods, la più grande industria alimentare canadese, che ha registrato il marchio “Parma” e quindi può regolarmente commercializzarlo. La conseguenza – conclude la Coldiretti – è che il vero prosciutto di Parma Dop non può essere al momento venduto in Canada ma per essere comunque presente su quell’importante mercato, il prodotto italiano viene commercializzato con il nome “Prosciutto originale”, e sugli scaffali dei negozi si trova acconto al “Parma” canadese, senza poter portare il suo vero nome.