La Commissione parlamentare Antimafia ha chiesto al senatore modenese Carlo Giovanardi di autosospendersi. La richiesta è arrivata ieri dell’ufficio di presidenza, guidato da Rosy Bindi. Giovanardi è indagato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna nell’ambito dell’inchiesta Aemilia
di Giuseppe Leonelli

L’Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare Antimafia ha chiesto al senatore modenese Carlo Giovanardi di autosospendersi. Il parlamentare è indagato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna per rivelazione di segreti d’ufficio e violenza o minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario dello Stato. Delitti aggravati dall’aver agevolato un’organizzazione mafiosa, nello specifico la ‘Ndrangheta. Tra gli indagati anche il capo di gabinetto della prefettura di Modena, Mario Ventura. Il caso riguarda le presunte pressioni fatte per favorire la Bianchini di San Felice, coinvolta nell’inchiesta Aemilia, per farla ammettere alla White list. La decisione di ieri dell’ufficio di presidenza, guidato da Rosy Bindi, è stata presa all’unanimità. In una nota emessa dall’ufficio stesso si legge che dopo essere state esaminate le questioni relative alle vicende e “preso atto di non avere alcun potere sulla composizione della Commissione i cui membri sono designati all’inizio dei lavori dai Presidenti delle Camere su indicazione dei Gruppi parlamentari; e riconoscendo che allo stato non ricorrono le condizioni previste dal Codice di autoregolamentazione e dalla Legge istitutiva, è stato deciso all’unanimità di richiedere al Sen. Carlo Giovanardi e all’ On. Riccardo Nuti di valutare l’opportunità politica di sospendere la loro partecipazione, sotto qualsiasi forma, ai lavori della Commissione”.