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OLIMPIADI PARIGI 2024 – PALTRINIERI FAVORITO COME PORTABANDIERA


Gregorio Paltrinieri, Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo: uno di questi tre atleti azzurri sarà il portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024, in programma dal 26 luglio all’11 agosto.
Il Coni ufficializzerà la decisione lunedì prossimo, 22 aprile.
Secondo gli spifferi provenienti da Roma, proprio Paltrinieri sarebbe il grande favorito nel prestigioso ruolo di portabandiera.
Ormai tramontata l’ipotesi “mediatica” di Jannik Sinner, il Coni ha giustamente puntato su atleti con un solido pedigree a cinque cerchi. E, in questo, Paltrinieri non lo batte nessuno.
Il nuotatore carpigiano, infatti, è in procinto di partecipare alla sua quarta Olimpiade (la prima fu Londra 2012) e ha conquistato l’oro olimpico a Rio de Janeiro 2016 nei 1500 metri stile libero.
A Tokyo 2021, ha conquistato addirittura due medaglie: argento negli 800 stile libero e bronzo nella 10 km di fondo in acque libere.
Il suo medagliere, peraltro, potrebbe arricchirsi ancora: a quasi 30 anni (li compirà a settembre) “Greg”, infatti, a Parigi parteciperà sia alle gare in vasca che alla 10 km di fondo nella Senna.
In fatto di “anzianità olimpica” potrebbe superarlo soltanto la schermitrice Arianna Errigo, 36 anni, oro nel fioretto a squadre (e argento individuale) nel 2012.
Lo stesso Paltrinieri, con un post sui social in occasione dei -100 giorni ai Giochi Olimpici, ha scritto che essere portabandiera dell’Italia sarebbe “un’esperienza incredibile e un vero onore”.

MODENA VOLLEY – BRUNO: “MODENA SARA’ SEMPRE CON ME”


Nel video, l’intervista a Bruno Mossa de Rezende, Capitano Modena Volley

Verso la semifinale di lunedì di Modena Volley contro Verona e, poi, verso l’ultima Olimpiade della sua carriera, il capitano Bruno Mossa de Rezende, per tutti semplicemente Bruno, ha aperto il suo cuore, in un’intervista molto “modenese” realizzata stamattina.
Partendo dalla splendida serata d’arrivederci di mercoledì. Forse dirigente, forse allenatore, per un po’ ancora semplicemente…palleggiatore: intanto, Bruno tornerà a giocare a casa, provando a godersi anche gli affetti.

ASCOLI-MODENA, GRANDE ATTESA PER IL DEBUTTO DI BISOLI


Pierpaolo Bisoli ha tracciato il suo ideale ruolino di marcia: una vittoria domani ad Ascoli e un’altra vittoria, il sabato dopo, al “Braglia” contro il Sudtirol.
Sei punti tutti in un colpo che isserebbero il Modena a quota 45 punti, fuori da qualsiasi bolgia per la salvezza e i playout.
Impresa non impossibile, intendiamoci: ma il fatto che il Modena non vinca da 11 partite consecutive non induce esattamente a fare voli di fantasia.
Ma il mondo dei Gialli è cambiato: e allora anche l’improbabile può diventare possibile.

Mister Bisoli sembra aver dato la “ricarica” giusta alla squadra, verso queste ultime cinque partite di campionato.
Ormai definito anche il modulo: 4-4-2 con Tremolada nell’inedito ruolo di attaccante, sebbene a cavallo tra la linea d’attacco e quella di trequarti.
Per il resto, la formazione anti-Ascoli sembra fatta.
Gagno in porta, Oukhadda-Zaro-Pergreffi-Cotali in difesa, Santoro-Magnino-Palumbo-Corrado a centrocampo, Tremolada e Abiuso in attacco.
Unico dubbio: l’inserimento di Oukhadda sulla fascia destra difensiva, per una maggiore spinta, o l’utilizzo di Riccio, per una maggiore copertura.
Da sottolineare, ancora una volta, le pesanti assenze di Gerli, Duca e Ponsi, per i quali la stagione è già finita.

Problemi di formazione anche per l’Ascoli, con assenze ormai croniche: fuori il bomber portoghese Pedro Mendes,, nonché Bogdan e Kraja, il tecnico Massimo Carrera può contare sul rientro dell’esperto centrale di difesa Bellusci – che ha scontato il turno di squalifica – e spera di recuperare – almeno per la panchina – il brasiliano Botteghin e l’ex Carpi Gagliolo, ai box da febbraio.

 

VILLAGGIO ARTIGIANO, L’EDICOLA DI VIA PO RINASCE CON I FRATELLI BART E LEO


Nel video, l’intervista a Leonardo, titolare edicola di via Po

Che lunga storia quella del primo Villaggio Artigiano d’Italia. Da terreno agricolo, nella Modena Ovest degli anni ’50, lì trovarono spazio botteghe e capannoni. Con gli anni però, quel patrimonio che artigiani e contadini modenesi portarono avanti con amore e sudore è andato perso. Le ditte più forti sono state delocalizzate, altre hanno chiuso, moltissime botteghe sono rimaste vuote. Così fu anche per l’edicola di via Po: dopo 16 anni di attività, il gestore andò in pensione e nessuno prese il suo posto. Fino al 2022, quando due fratelli poco più che ventenni, da Villanova, decisero di spostarsi in città per intraprendere una nuova, ambiziosa avventura, rilevando la storica edicola, con tabaccheria annessa. Un’opportunità colta al volo, nonostante la crisi che sta vivendo il settore delle edicole. Quattordici sono quelle che hanno abbassato le saracinesche a Modena solo nel 2023. Tra le cause, c’è anche il mancato ricambio generazionale. Ma Bart e Leo vanno controcorrente e hanno tutte le intenzioni di farla crescere, tornando ad essere quel luogo d’incontro e aggregazione proprio come fu alle origini.

ALLARME RICICLAGGIO: IN ITALIA CALA, A MODENA AUMENTA


Nel video, l’intervista a:

  • Roberto Butelli, segretario Provinciale Siulp
  • Col. Antonio Caterino, comandante Carabinieri di Modena
  • Donatella Dosi, questore di Modena
  • Rosamaria Papaleo, segretaria generale Cisl Emilia Centrale
  • Alfonso Montalbano, segretario generale aggiunto USMIA Carabinieri

Di riciclaggio non si parla abbastanza, eppure la direzione dovrebbe essere quella opposta. A dirlo sono i relatori di un convegno organizzato dal sindacato dei Carabineri Usmia, della Polizia di Stato Siulp e da Cisl, con i dati forniti dalla Banca d’Italia alla mano. Nel 2022 l’Emilia-Romagna ha visto le segnalazioni di riciclaggio aumentare, arrivando a sfiorare i 10mila fascicoli. E in questo contesto Modena è maglia nera. Campanelli d’allarme, che possono nascondere infiltrazioni criminali in grado di danneggiare fortemente il territorio. A cosa fare attenzione quindi, e qual è l’importanza della segnalazione? Il convegno, che ha visto la partecipazione anche di diversi sindaci, è volto a sensibilizzare e a creare una collaborazione ampia per il contrasto al riciclaggio.

 

FINE VITA, BARUFFI SUL RICORSO AL TAR: “SIAMO INDIGNATI”


Nel video, l’intervista a Davide Baruffi, sottosegretario alla Presidenza Emilia-Romagna

Non si placa la polemica intorno al fine vita, in particolare dopo la notizia del ricorso al Tar da parte del Governo che intende annullare le delibere dell’Emilia-Romagna. Provvedimenti, lo ricordiamo, che forniscono linee di indirizzo alle Ausl e stabiliscono tempi certi ai malati per attivare l’iter dopo la loro domanda. A segnalare l’avvenuto ricorso è stata la consigliera di Forza Italia, Valentina Castaldini, che ha parlato di linee guida contraddittorie e illogiche e di una carenza di potere dell’ente di viale Aldo Moro sul tema. La Giunta però non ci sta ed è dura la critica del sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi. Allo stesso tempo, il sottosegretario rassicura sulla validità delle delibere. Baruffi difende quindi la decisione di promuovere delle delibere per colmare il vuoto legislativo e quindi garantire il diritto dei malati sancito dalla sentenza della Corte costituzionale, in attesa anzitutto di una legge nazionale che svolga lo stesso compito

“VIE DELL’ACQUA”, 15 FONTANE SULL’ANTICA ROMEA NONANTOLANA


Nel video, le interviste a:

  • Emanuele Galloni, responsabile servizio idrico Hera per Modena 
  • Giovanni Bertugli, dirigente servizio Turismo – Comune di Modena 

Sul cammino dell’antica Romea Nonantolana, quindici fontanelle saranno a disposizione degli escursionisti che, ancor oggi, in tanti, percorrono l’antica via dei pellegrini, da Nonantola sino a Fanano. Le fontane del progetto “Vie dell’Acqua” saranno posizionate in punti di interesse storico-naturalistico e allacciate alla rete idrica per mettere a disposizione di tutti, residenti e turisti, un’acqua potabile di qualità, diffondendo al tempo stesso la cultura del risparmio di una risorsa fondamentale come l’acqua. Il progetto è stato ideato dal Gruppo Hera, in collaborazione con i comuni attraversati dall’antica strada.
La prima fontana è già stata installata, in via Gherbella a Modena. Certo, c’è l’aspetto di tutela della nostra preziosa acqua, ma esiste anche un ulteriore obiettivo, stavolta di natura turistica.

IMPRESA SOCIALE, DALL’ESPERIENZA ARCA LAVORO A NUOVI PROGETTI


Nel video, le interviste a: 

  • Alberto Caldana, presidente Arca Lavoro
  • Matteo Tiezzi, presidente Fondazione di Modena

Un’opportunità di togliere dalla strada o da situazioni di marginalità persone bisognose, attraverso l’attività lavorativa retribuita. Non è solo pura filantropia: il progetto Arca Lavoro vuole dimostrare che le imprese sociali possono essere luogo di incontro e collaborazione tra mondo profit e terzo settore. Insomma, attività che fanno bene sia alle persone in difficoltà che all’economia e al benessere del territorio, poiché in grado di creare occupazione. Proprio per le possibilità ampie che hanno le imprese sociali, l’Europa stessa ha promosso un piano d’azione a sostegno dell’economia sociale, con tanto di risorse dedicate. Il come sfruttare questi fondi e attivare nuovi progetti è stato oggetto di un incontro allo Spazio F, della Fondazione di Modena, che è stata e vuole essere parte attiva in questo contesto. Lei stessa ha indetto il bando “Make Your Impact”, vinto da Arca Lavoro.

FESTA DI LAUREA, CORONA D’ALLORO PER OLTRE 400 INGEGNERI


Sono giorni di festa al Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”: con una sessione di laurea straordinaria oltre 400 studenti hanno conseguito il titolo, che segna la fine di un percorso di studi importante. Le fatiche degli esami, dei corsi, delle ore di studio hanno dato i loro frutti: 140 studenti della triennale e 272 della magistrale con la tesi rilegata tra le mani sono pronti a festeggiare insieme agli amici e alla famiglia. Meccanica, del veicolo, informatica, civile, ambientale, dei materiali, dell’advance automotive: tutte le declinazioni del corso di ingegneria è interessato dalla sessione straordinaria, per 21 commissioni impegnate complessivamente. Davanti a questi neolaureati, provenienti da ogni parte d’Italia, si aprono ora le porte del mondo del lavoro, enormi speranze per il futuro

 

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